Storia di Ena

“Hai mai contato le stelle Ena? No mamma, sono troppe. Allora inizia Ena, sennò non finirai mai.”

E' la vera storia del lungo viaggio di un giovanissimo ragazzo afghano, Enaiatollah, partito dalla sua terra di origine quando aveva 10 anni e arrivato in Italia all'età di 17.
Una storia speciale, una storia a lieto fine che coinvolge e impressiona, lasciando agli spettatori molti stimoli da elaborare, da un sentimento di ingiustizia e dispiacere per la vicenda e la condizione del protagonista, simile a quella di migliaia di migranti che come lui tentano di raggiungere l'Italia e l'Europa; ad un senso di ammirazione e stupore per il coraggio e la capacità di superare le enormi difficoltà e pericoli che incontra durante il suo cammino. Lo spettacolo vuole stimolare una riflessione sul rapporto con lo “straniero” e fornire un altro punto di vista da cui guardare a noi stessi, Italiani, Europei, Occidentali, alle nostre convinzioni, abitudini, stili di vita.
La riflessione viene attivata dal confronto con una esperienza realmente accaduta e dalle informazioni fornite dallo spettacolo, semplici e basilari ma fondamentali per comprendere il fenomeno migratorio e le politiche di accoglienza.

PROGETTO ARCISOLIDARIETÀ
Presso le scuole interessate sarà possibile organizzare un incontro di approfondimento delle tematiche trattate nello spettacolo con Arcisolidarietà, associazione che si occupa dell' accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati, anche minori.

Produzione
Atgtp
Regia Gianfrancesco Mattioni

tratto da “Nel mare ci sono i coccodrilli” di Fabio Geda
autrice e interprete Lucia Palozzi
scene Gagliardini Chiara